Effetti della pet-therapy sui mediatori dello stress

Pierangelo Valaperta ~ Dottore in Psicologia Clinica e delle Riabilitazioni
Pubblicazione – ANNO 3 N.29 NOVEMBRE 2020 – ISSN: 2612/4947

La reazione da stress è un processo complesso, che comprende diversi meccanismi e aree dell’organismo, e, benchè il cortisolo sia la sostanza più studiata in materia, alcuni studi preliminari sugli effetti dell’interazione, strutturata e non, tra uomo e animale sono stati condotti sul funzionamento cardiovascolare dei pazienti, Allen ha riscontrato un miglioramento in questo senso, sebbene tali risultati siano rimasti isolati e quindi non possano essere considerati conclusivi.  Parimenti, alcuni studi hanno evidenziato che un’interazione di almeno 15 minuti con un cane produce un incremento di diversi mediatori chimici in grado di ridurre i livelli di stress nell’organismo, tra cui le beta-endorfine, l’ossitocina, la prolattina, la dopamina e l’acido fenilico, parallelamente a una riduzione dei livelli di cortisolo nel sangue. Ciò determina, inoltre, una significativa riduzione della pressione arteriosa, favorendo quindi un maggiore senso di rilassamento rispetto alla tensione che caratterizza lo stress, unitamente a un miglioramento del sistema immunitario dell’organismo. Nello specifico dell’ossitocina, una meta-analisi condotta di recente si è focalizzata sul ruolo svolto proprio da questo ormone nella relazione uomo-animale. L’ossitocina è coinvolta nella manifestazione d’affetto che le madri mostrano nei confronti dei bambini, così come in molte altre interazioni mediate da sentimenti di empatia e fiducia.  Nell’ipotesi degli autori, il rilascio di ossitocina nell’uomo in seguito al contatto positivo con gli animali, può avere diversi effetti positivi, inclusi la riduzione dei livelli di stress e in particolare del cortisolo, l’incremento dell’attenzione sociale e delle interazioni interpersonali e un miglioramento dell’umore.  Malgrado il numero esiguo di ricerche condotte, i risultati sembrano promettenti anche da questo punto di vista, evidenziando gli effetti benefici dell’interazione uomo-animale e, in particolare, uomo-cane nell’incrementare i livelli di ossitocina nell’uomo. È dunque ipotizzabile che proprio gli effetti positivi registrati da studi precedenti, possano essere almeno in parte riconducibili alla mediazione dell’ossitocina, di cui viene stimolato il rilascio durante l’interazione uomo-animale. In altre parole, gli effetti dell’AAT e degli AAI non sono solo di contenimento dello stress, ma anche di promozione attiva del benessere della persona, perché l’ossitocina, oltre a ridurre lo stato di disagio della persona, stimola comportamenti proattivi e improntati alla ricerca di relazioni e al miglioramento del proprio stile di vita, tutti fattori che, a loro volta, possono garantire una maggior protezione dallo stress. Un aspetto significativo è che questi effetti positivi sul funzionamento fisiologico della persona e sul ripristino dell’omeostasi attraverso l’interazione con l’animale, si registrano anche in individui che non presentano una particolare predisposizione al contatto con gli animali. Infatti, Charnetski ha sottoposto a studio un campione di individui, valutando i benefici fisiologici dell’interazione con gli animali, come la riduzione della pressione sanguigna, in relazione anche alla loro attitudine nei confronti degli animali, sottoponendoli a Pet Attitude Scale e rilevando che tali effetti sono influenzati dall’attitudine, ma risultano comunque positivi in tutti i partecipanti. Le recenti meta-analisi condotte sugli studi finora pubblicati sugli effetti della pet-therapy, hanno comunque osservato come, in molti degli studi che riportano benefici dal punto di vista fisiologico, siano presenti diverse limitazioni, a partire dalla metodologia impiegata per raccogliere queste informazioni, comprendendo anche la grandezza del campione e alcuni bias legati ai presupposti dei ricercatori. Di conseguenza, sono necessari ulteriori studi di efficacia, condotti con maggior rigore metodologico, per verificare i reali effetti della pet-therapy e delle sue varianti sugli indicatori fisiologici dello stress.

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