Svenimento: quali sono le cause, quali sono i rimedi
Lo svenimento è la perdita improvvisa e transitoria di coscienza. Lo svenimento è dovuto alla diminuita ossigenazione del cervello a seguito di un abbassamento della pressione sanguigna. Il termine coscienza designa lo stato di consapevolezza che un soggetto ha di sé e di ciò che lo circonda.
Una persona può svenire per svariate ragioni: una forte emozione, un prolungato digiuno, la permanenza in un ambiente affollato e caldo o in posizione eretta, un eccessivo sforzo fisico. Ma può anche accadere che lo svenimento sia la conseguenza di problemi di salute, per esempio ad esempio a livello cardiaco o cerebrale.
Quali sono i sintomi dello svenimento?
Lo svenimento ha in genere esordio improvviso: il soggetto cade a terra, con gli occhi chiusi e non risponde agli stimoli che gli vengono offerti da chi lo circonda, non reagisce dunque se lo si chiama, se lo si tocca, se lo si scuote. A volte lo svenimento è preceduto da malessere, vertigine, nausea, pallore o sudorazione improvvisa.
È importante valutare le funzioni vitali e dunque la presenza della respirazione e del battito cardiaco. Se il soggetto continua a respirare, la situazione non è in genere preoccupante e l’episodio si risolve in pochi minuti. Qualora invece nel malato siano assenti il polso (e dunque il battito cardiaco) e la respirazione è fondamentale chiamare tempestivamente i soccorsi.
Cosa fare in caso di svenimento?
Se le funzioni vitali sono conservate è sufficiente far assumere al paziente una posizione supina (a pancia in su) e sollevare le gambe a 45 gradi in modo da agevolare l’arrivo di sangue al cervello. L’infortunato dovrebbe riprendere conoscenza nel giro di qualche minuto.
Se invece il paziente presenta assenza di battito e respiro occorre chiamare immediatamente i soccorsi. Nel frattempo, per evitare che la lingua ostruisca le vie respiratorie, è bene effettuare un’iperestensione della testa (se nella caduta non vi sono stati traumi alla colonna), portandola indietro il più possibile sollevando il mento. Se l’infortunato è solo vittima di un malore (e non di un trauma come un incidente) è consigliabile girare la testa di lato, in modo che la bocca raggiunga il punto più basso possibile.
Commento all'articolo