È un problema fare il vaccino da positivi asintomatici?
È una domanda che nelle ultime settimane si sono fatte moltissime persone, perché la variante omicron è altamente contagiosa, ma in molti casi comporta sintomi talmente lievi da far passare inosservato il contagio. Ci sono quindi migliaia di persone che diventano positive al coronavirus senza saperlo, salvo non facciano un test per qualche altro motivo, e che si sottopongono alla vaccinazione (soprattutto per il richiamo) mentre hanno un’infezione in corso.
Tra le linee guida fornite dal ministero della Salute, non si trovano molte informazioni sulla vaccinazione delle persone con un’infezione da coronavirus in corso – ma relativamente ai test sierologici il Ministero della Salute ha dichiarato che “l’esecuzione non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale”.
Sul tema si è espresso pure Massimo Andreoni, primario di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma. Secondo il medico rinviare la terza dose è errato e non si corre alcun pericolo. In altre parole “il test sierologico prima della terza dose non serve a nulla”, ha dichiarato al quotidiano il Messaggero. “Prima di tutto non ti dice quanto tempo prima potresti avere avuto inconsapevolmente il Covid, ma soprattutto ormai è dimostrato che non ci sono controindicazioni. Meglio alzare il livello di protezione in questa fase di intensa circolazione del virus“, ha dichiarato.
Va ricordato che il tampone serve per diagnosticare la presenza del virus nell’organismo e quindi a scoprire se c’è un’infezione in corso. I test sierologici, invece, servono per capire se una persona è già entrata in contatto con il Coronavirus.
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