La FNO TSRM e PSTRP parte attiva per contrastare il pregiudizio e lo stigma associati all’ipoacusia al fine di garantire un accesso equo alle cure
«In linea con il suo ruolo costante nella promozione della salute e del benessere dei cittadini, la FNO TSRM e PSTRP è impegnata a sostenere in modo attivo l’introduzione della sorveglianza sanitaria per i disturbi uditivi sul territorio nazionale, con particolare attenzione delle persone fragili, compresi gli anziani».
Queste le parole di Diego Catania, Vicepresidente della Federazione nazionale delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, che è intervenuto stamani alla presentazione nazionale della XIVedizionedi “Nonno Ascoltami!”, tenutasi a Roma. presso la Camera dei Deputati.
In Italia sono oltre 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti all’12,1% della popolazione, una persona su tre (tra gli over 65). Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso, dichiari migliorata la propria qualità di vita.
Diagnosi precoce, programmi educativi e tecnologie assistive sono armi fondamentali, tanto che l’Organizzazione mondiale di sanità stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso misure di sanità pubblica.
La FNO TSRM e PSTRP lo scorso luglio ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’Associazione Udito Italia Onlus per la realizzazione di iniziative e progetti volti alla prevenzione dei disturbi uditivi. Tale iniziativa è caratterizzata da un approccio inter-professionale che coinvolge Tecnici audiometristi, Tecnici audioprotesisti e Logopedisti, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, la sostenibilità e l’inclusione sociale delle persone.
Oltre al Vicepresidente della Federazione nazionale, all’evento, erano presenti anche i Presidenti di Commissioni di albo nazionale dei Tecnici audiometristi e dei Tecnici audioprotesisti, Pietro Cino e Gianni Gruppioni.
Il Presidente Gruppioni commenta: «Spesso, la sordità viene vissuta come uno stigma, ma dobbiamo riconoscere che il nostro compito principale è quello di prevenire e affrontare questa condizione. È fondamentale sottolineare che i dispositivi acustici da soli non sono sufficienti per migliorare le condizioni uditive di una persona. È il ruolo essenziale del Tecnico audioprotesista che si occupa di instaurare un rapporto empatico con l’assistito. La nostra presenza è un tassello obbligato nella soluzione dei problemi uditivi».
Tesi avvalorata anche dal Presidente Cino cheha ribadito: «Il Tecnico audiomestrista è tra le professioni sanitarie maggiormente impegnate nella sorveglianza dei disturbi uditivi. Il protocollo che la nostra Federazione nazionale ha sottoscritto con Udito Italia Onlus a luglio scorso, mira a creare iniziative di promozione della salute e di prevenzione, azioni in cui noi siamo impegnati costantemente. Siamo orgogliosi di poter contribuire con le nostre competenze all’iniziativa ‘Nonno Ascoltami!‘».
La FNO TSRM e PSTRP sarà un attore chiave all’interno del tavolo tecnico per lo studio delle criticità derivanti dall’attuazione del Regolamento sull’assistenza ospedaliera e del Regolamento sull’assistenza territoriale. Inoltre, la Federazione nazionale per sostenere la legge 33 del 2023, in materia di politiche a favore delle persone anziane, proporrà all’interno dei decreti attuativi della norma l’introduzione di campagne informative sui disturbi uditivi nella popolazione degli over 65.
La Federazione nazionale lavora costantemente per contrastare il pregiudizio e lo stigma associati all’ipoacusia al fine di garantire un accesso equo alle cure, inclusi i servizi di prevenzione, valutazione e riabilitazione dei disturbi uditivi negli anziani, che spesso sono causa di isolamento sociale. «Siamo determinati a contribuire in modo significativo al benessere di questa parte importante della nostra società» conclude il Vicepresidente Catania.
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