In Italia rischio in autunno del virus West Nile
L’Italia si prepara all’arrivo del virus west nile, gli esperti prevedono che l’inizio dell’autunno 2024 possa essere l’inizio del contagio in Italia.
La malattia di West Nile (West Nile Disease) o febbre di West Nile è un’infezione causata dal virus West Nile, un virus a RNA che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae.
Il virus venne isolato per la prima volta nel 1937 nel sangue di una donna in Uganda nel distretto West Nile, da cui il nome.
Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America ed è presente stabilmente anche in Italia nella zona della Pianura Padana.
Come si contrae il virus West Nile?
La via di trasmissione più comune del virus West Nile all’uomo è attraverso la puntura di una zanzara infetta (prevalentemente del genere Culex).
Gli uccelli rappresentano il principale serbatoio del virus; le zanzare si infettano pungendo un uccello a sua volta infetto, una volta nell’organismo della zanzara il virus si moltiplica e si localizza a livello delle ghiandole salivari e viene così trasmesso a un altro uccello.
Le zanzare infette possono occasionalmente trasmettere l’infezione anche a essere umani e cavalli e in alcuni casi anche altri animali come cani, gatti e conigli.
La malattia West Nile tuttavia non si trasmette da persona a persona per contatto con persona infetta. Sebbene, molto più raramente, la trasmissione può però avvenire anche tramite trapianti di organo, trasfusioni di sangue e dalla madre al feto in gravidanza.
Dal momento della puntura della zanzara infetta il periodo di incubazione va dai 2 ai 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni in coloro che presentano un deficit del sistema immunitario.
Quali sono i sintomi della malattia di West Nile?
Nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica.
Se sintomatica, la malattia di West Nile si presenta con sintomi leggeri quali:
- febbre
- mal di testa
- nausea
- vomito
- linfonodi ingrossati
- sfoghi cutanei
I sintomi durano in genere pochi giorni, ma in rari casi possono perdurare per qualche settimana.
La sintomatologia può variare anche in base all’età della persona colpita: i bambini hanno più comunemente una febbre leggera, mentre nei giovani è mediamente alta e si hanno arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nei fragili, invece, i sintomi possono essere più severi.
In media meno dell’1% delle persone infette presenta sintomi più gravi:
- febbre alta
- forte mal di testa
- debolezza muscolare
- disorientamento
- tremore
- disturbi alla vista
- torpore
- convulsioni
- paralisi
- coma
Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti e nei casi più gravi (circa 1 su 1.000) il virus può portare a un’encefalite letale.