La Dott.ssa Maria Tagliaferri volto copertina di salute33 (settembre 2024)
Il nuovo volto copertina di salute33 per il numero di settembre è la Dott.ssa Maria Geltrude Tagliaferri con l’articolo dal titolo “Sette religiose e manipolazione psicologica”
La Dott.ssa Maria Geltrude Tagliaferri svolge la professione di psicologa clinica (iscritta presso l’Ordine della Regione Lazio n°26047) con specializzazione in Criminologia e psicodiagnostica. Facilitatore Mindfulness e docente di psicologia presso i corsi Regione Lazio.
ARTICOLO PUBBLICATO – ANNO 7 – N. 73 – SETTEMBRE 2024
Sette religiose e manipolazione psicologica
La parola setta deriva dal latino secta, “seguire”, e da secare, “tagliare”. Quindi, definiamo setta un’organizzazione socio-religiosa che si costituisce per separazione rispetto a una tradizione religiosa storicamente consolidata. Le sette sono organizzazioni religiose che edificano la propria dottrina prendendo le mosse dai precetti di altre religioni ufficiali ma, allo stesso tempo, vi si separano e si organizzano attorno a nuovi principi. All’interno di una setta l’adepto si sente apprezzato e accolto e questo gli consente di eliminare, in apparenza, il disagio, la solitudine, l’angoscia. Il reclutamento è un processo lento e graduale e avviene principalmente durante le fasi di crisi, quando il soggetto sta vivendo una particolare condizione di vulnerabilità, come l’adolescenza, il licenziamento o un lutto. Durante i periodi di profondo cambiamento, gli individui stentano a riconoscersi, si sentono soli, psicologicamente lontani dai propri familiari: tutto questo li rende facili prede. Il soggetto prescelto subisce una vera e propria manipolazione mentale, continuativa nel tempo. Il soggetto viene a lungo studiato e in seguito, avvicinato all’occultismo tramite una serie di strategie. L’adepto, lentamente, perde la propria individualità e la propria volontà, diventando sempre più dipendente verso la setta. In una fase più avanzata, può presentare un peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche, come allucinazioni, ansia o paranoia. In questa fase, il leader può mettere in atto abusi fisici, psicologici e sessuali. Questi aspetti di interesse sociologico diventano importanti da un punto di vista criminologico quando i comportamenti messi in atto dal leader e dagli adepti diventano devianti, non solo sul piano sociale e morale, ma anche su quello giuridico. Questo significa che il gruppo pseudoreligioso si è trasformato in un gruppo criminale. Da un punto di vista criminogenetico, ciò che interessa maggiormente è di sicuro il condizionamento psichico che viene realizzato all’interno della maggior parte delle sette. Una modalità di adescamento delle sette sataniche è definita Flirthy Fishing che consiste nell’adescare le persone attraverso flirt amorosi. Solitamente questa tecnica viene agita dalle seguaci di sesso femminile. Questa tecnica viene utilizzata con lo scopo di reclutare nuovi adepti e si articola in tre fasi: l’isolamento, l’indottrinamento e il mantenimento. Nella prima fase, l’isolamento, il soggetto viene allontanato dalla comunità in cui è inserito. Ciò avviene tramite il love bombing, una bomba d’amore improvvisa ed esplosiva che irrompe nella vita della persona da reclutare e che lo fa sentire accettato da parte del gruppo. Il leader si propone come un salvatore, come colui che può risolvere tutti i problemi dell’adepto. Quest’ultimo, con molta probabilità, sta vivendo un momento estremamente difficile, l’umore è depresso e l’autostima scarsa. In poco tempo si ritrova catapultato in un contesto dove i suoi bisogni di rassicurazione vengono soddisfatti. Si sente confermato, accolto e apprezzato. Durante la seconda fase, quella dell’indottrinamento, il nuovo membro viene istruito ai nuovi valori del gruppo e al rifiuto e al rigetto di quelli vecchi. L’introduzione avviene attraverso seminari, corsi, letture e studio di libri, ascolto di musica Heavy Metal. Infine, nell’ultima fase, quella del mantenimento, il gruppo settario mette in atto tutta una serie di attività che portano il soggetto a perdere la propria individualità e a sentirsi dipendente dal gruppo. Nonostante diverse esperienze spiacevoli all’interno della setta, l’adepto continua a permanere nel gruppo e questo può essere spiegato, in parte, con la teoria della dissonanza cognitiva. Infatti, il soggetto, dopo aver deciso di aderire alla setta, ha impiegato tempo ed energie per perseguire questo impegno. Ciò lo spinge a rifiutare e svalutare tutte le altre alternative.Non meno importanti sono le minacce e le aggressioni perpetrate dagli altri membri per costringere le persone a rimanere nella setta. Tutto questo avviene attraverso la manipolazione mentale, ossia una strategia relazionale che viene utilizzata con lo scopo di distruggere l’identità dell’individuo: essa minaccia l’integrità e la libertà della persona, incoraggiandola alla dipendenza anziché all’autonomia. La personalità di ogni essere umano è formata da emozioni, credenze, comportamenti e processi di pensiero che caratterizza il modo di essere di ognuno di noi. Quando un individuo viene manipolato ciò che è viene rimpiazzato da una nuova identità, che soddisfa i bisogni e le necessità della setta. Nelle sette, la manipolazione è un processo di carattere sociale che coinvolge tutti i membri. L’adepto, inizialmente, pur di venire accettato, recita una parte che, con il tempo, lascia il posto ad una nuova realtà interna. La nuova identità non va a sostituire completamente quella pre-setta ma vi si sovrappone, respingendo la precedente in un’area rimossa dell’inconscio. Ciò significa che il nuovo adepto potrebbe decidere di abbandonare la setta in qualsiasi momento, per evitare questo il gruppo lo coinvolge in rituali sempre più aggressivi con lo scopo di renderlo complice. In questo modo, il controllo psicologico viene continuamente rinforzato. Il numero degli adepti delle sette sataniche continua a crescere, infatti il satanismo offre una falsa illusione ai suoi seguaci, in particolare promesse ingannevoli di sesso, potere e ricchezza. L’adepto crede di far parte di un gruppo coeso, cercando di superare la crisi delle relazioni interpersonali, tipiche dei nostri tempi. Quindi, la scelta di far parte di una setta satanica altro non è che il grido di aiuto di quelle persone che stanno attraversando un periodo critico e vivono in solitudine la loro fragilità.