A Ragusa “I professionisti sanitari in tutto il ciclo della vita”
L’11 e 12 ottobre scorsi, Ragusa ha ospitato una due giorni formativa di grande rilevanza sul tema “I professionisti sanitari in tutto il ciclo della vita”. Un momento di confronto professionale che, tra l’altro, ha contemplato la presenza, presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, dei vertici aziendali dell’Asp di Ragusa e della FNO TSRM e PSTRP. «I numerosi professionisti che sono intervenuti – afferma il Presidente dell’Ordine, Roberto Caruso Olivo – hanno avuto modo di illustrare ai partecipanti le proprie conoscenze in merito alle attività che svolgono durante il corso della vita di un essere umano. Perché è così: ogni professione, di fatto, interagisce con l’assistito mettendosi a disposizione dello stesso dall’inizio sino alla conclusione della vita umana. Sono state due giornate molto intense che, tra l’altro, abbiamo voluto dedicare alla memoria di un nostro collega, Francesco Salonia, Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro e componente del Consiglio direttivo dell’Ordine, che è venuto a mancare prematuramente e che è stato sempre una persona molto disponibile e generosa, un professionista serio e preparato. Quando non c’è stato più ci eravamo ripromessi che avremmo dedicato a lui questo evento formativo. E così è stato». A ritirare un riconoscimento predisposto per l’occasione il Frate cappuccino e Psicoterapeuta Giovanni Salonia, fratello di Francesco, che ha espresso il proprio apprezzamento per il riconoscimento. Quale il futuro che si prospetta per questi professionisti? «Siamo molto cresciuti negli ultimi anni – chiarisce la Vicepresidente dell’Ordine, Flora Mondelli – Ormai, anche quella che è l’evoluzione tecnologica ci permette di essere all’avanguardia sotto tutti i punti di vista». «Ricordiamo – continua il Segretario dell’Ordine, Santa Giuliano – che l’Ordine è un ente sussidiario dello Stato, siamo dunque nel novero della Pubblica amministrazione e, lo ricordiamo, chi esercita le nostre professioni ha l’obbligo di iscriversi al nostro Ordine. La mancata iscrizione è sinonimo di pratica abusiva e quindi sanzionata di conseguenza». Tra le autorevoli presenze in occasione della due giorni quella della Presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP Teresa Calandra (e oltre a lei altri tre componenti del Comitato centrale, tutti i vertici degli Ordini della Regione siciliana nonché i Presidenti dell’Ordine di Milano e di Nuoro e la Presidente della Commissione di albo nazionale degli Ortottisti), dell’Assessore comunale alla salute, Giovanni Iacono e del manager dell’Asp 7, Giuseppe Drago. «La formazione – ha chiarito quest’ultimo, ricordando che l’azienda ha sostenuto questo momento formativo – rappresenta uno dei capisaldi dell’attività sanitaria. Possiamo avere in dotazione tutte le apparecchiature, tutta l’alta tecnologia che vogliamo, ma senza i professionisti non può funzionare. Questo evento, dunque, è un’ulteriore dimostrazione della vivacità culturale dell’azienda e la testimonianza di come l’azienda investa in professionalità. I professionisti rappresentano il pilastro della sanità. Abbiamo difficoltà a reclutarne. Quindi, quelli che riusciamo a fare lavorare per noi rappresentano un patrimonio dell’azienda ed ecco perché devono essere valorizzati e altamente professionalizzati. Ecco, questo evento si è mosso proprio lungo questa direzione e siamo soddisfatti della riuscita». «L’importanza delle professioni sanitarie per cercare di proteggere e salvare il nostro sistema sanitario – gli ha fatto eco la presidente Calandra – è fondamentale. I professionisti sanitari tutti che operano nell’area tecnica della riabilitazione e della prevenzione concorrono affinché i cittadini e le cittadine possano avere risposte quanto più appropriate al loro bisogno di salute. Per questa ragione un evento come quello organizzato dall’Ordine di Ragusa è risultato fondamentale e la collaborazione all’interno della Regione Sicilia di tutti gli Ordini e anche allo stesso modo un elemento strategico affinché si possa offrire su tutto il territorio una sanità che sia equa e sostenibile».