La Dott.ssa Alessia Simone volto copertina febbraio 2025
Il volto copertina del numero di febbraio 2025 della rivista salute33 è la Dott.ssa Alessia Simone (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (T.N.P.E.E.)
Specializzata in Neuroriabilitazione
Esperta D.S.A. e Assistente Analista del Comportamento alle Supervisioni A.B.A.)
La pubblicazione ha come titolo “Fattori predisponenti all’evoluzione positiva del bambino”
Lo sviluppo del bambino non è determinato unicamente dal suo corredo genetico ma anche dalle esperienze senso-motorie sperimentate nel corso della sua evoluzione (il legame d’attaccamento ne è un esempio) e dall’esposizione agli stimoli ambientali proposti (come la scelta di talune attività ludiche, impiego di dispositivi tecnologici), che possono creare scompensi durante l’arco della sua crescita o facilitare la sua progressione ideale.
In ottica biopsicosociale, il bambino va considerato nella sua globalità ed in tutti gli aspetti delle sue sfere di sviluppo: emotiva, socio-relazionale, autonomia, comunicativo-linguistica, motoria, cognitiva, che si influenzano a vicenda e sono tra loro interdipendenti.
La storia evolutiva personale del bambino è plasmata da un insieme di diversi fattori che ne determinano le caratteristiche. Tra questi rilevante è il ruolo dei caregiver, i quali fungono da modello comportamentale da imitare per il bambino e sono i principali garanti dell’educazione, dell’acquisizione del sistema valoriale e dell’interiorizzazione di regole e limiti nel bambino.
La complessità dei trattamenti riabilitativi nell’età evolutiva risiede nel fatto che i quadri clinici sono in continua evoluzione con un andamento estremamente variabile, condizionabile da fattori interni al bambino (il temperamento ad esempio) e suscettibile all’ambiente (fattore protettivo o
predisponente allo sviluppo di psicopatologia), che possono insultare la traiettoria di sviluppo del bambino fino a deviarla rispetto alla norma. Gli studi sull’ Epigenetica declarono l’importanza dell’influenza ambientale, tanto che l’interazione geni-ambiente può modificare la struttura genetica del feto e favorire il manifestarsi di una condizione patologica alla nascita, soprattutto in presenza di una predisposizione innata.
Le limitazioni ambientali possono essere degli ostacoli allo sviluppo evolutivo, fino a configurarsi come vere e proprie barriere. Per ambiente non si intende solo lo spazio fisico frequentato dal bambino, ma anche la propria famiglia, la cerchia di amici, le relazioni sociali instaurate (e la qualità del legame emotivo-affettivo) nonché le condizioni socio-economiche, demografiche e
culturali. Il bambino è diversamente abile rispetto ai suoi coetanei quando attinge dalle sue risorse… ABBONATI ADESSO
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