Scoperte le molecole che riparano il midollo spinale. Successo su topi paraplegici

Hanno ripreso a correre su quattro zampe, senza trascinare più quelle posteriori, i topi paraplegici trattati con un’innovativa tecnica di medicina rigenerativa che ha riparato le loro lesioni al midollo spinale.


Sono bastate quattro settimane per vedere i risultati dopo una singola iniezione di speciali molecole che, ‘danzando’ attorno alla lesione, riescono a interagire più efficacemente con i recettori delle cellule, stimolandone la rigenerazione. Il risultato è pubblicato su Science dai ricercatori della Northwestern University (Usa), che intendono rivolgersi quanto prima alla Food and Drug Administration (Fda) americana per sperimentare la terapia sull’uomo. L’auspicio, infatti, è che questa tecnica innovativa possa essere utile per i traumi spinali, ma anche per ictus e malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

La terapia consiste nell’iniettare localmente uno speciale liquido che si addensa formando una complessa rete di nanofibre simile alla matrice extracellulare del midollo spinale. A seconda di come viene progettata questa ‘impalcatura’ artificiale, è possibile regolare il movimento delle molecole al suo interno, in modo da favorire il loro legame con i recettori delle cellule.

Quando questo avviene, si attivano due cascate di segnali nelle cellule: una stimola la rigenerazione dei prolungamenti (assoni) dei neuroni, mentre l’altra promuove la formazione di nuovi vasi sanguigni che alimentano le cellule. La terapia inoltre favorisce la produzione di nuova mielina (il rivestimento isolante che facilita la trasmissione dei segnali nervosi) e riduce la formazione di cicatrici che costituiscono un ostacolo alla riparazione. Infine aumenta anche il numero di neuroni motori che riescono a sopravvivere.

9 comments

Gianfranco lanzillotti

Sono stato colpito da ictus .sarei interessato alla scoperta facendo anche da cavia.tel 3474219966

    Gianfranco

    Attendo risposta e chiamata

Silvio

Mio figlio ho una lesione totale D6 a seguito di un incidente stradale è possibile avere più notizie? Grazie

Cinzia

Per la demenza frontotemporale c’è nessuna speranza? Siamo pronti a ogni sperimentazione

Roberto

Per la cura dell’alzheimer sono già dei risultati di laboratorio se si si può testare anche sull’uomo

Giuseppa

Speriamo che sia attuabile anche sugli umani

Samir Mahdi

Sono un ragazzo di 30 anni con la sclerosi multipla…sono molto interessato a questa scoperta, potrei avere maggiori informazioni?

Manlio Luise

Ho mio fratello con la SLA, c’ è qualche terapia sperimentale? Grazie

andrea

Ottima notizia, ma…
1 Chi sta svolgendo la ricerca?
2 E’ un scoperta italiana o di qualche centro di ricerca Estero?
3 A quando si passerà dalla sperimentazione animale a quella umana?
Questo articolo da molte speranze ma vi sono ancora troppe lacune per valutarlo in modo corretto.

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