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Preoccupazione della Federazione degli Ordini delle professioni sanitarie sul DDL 1241.Catania: «A rischio gli equilibri dell’assetto ordinistico».

La Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione accoglie con preoccupazione il dibattito parlamentare in corso sul Disegno di legge 1241, approvato al Senato della Repubblica e ora in discussione alla Camera dei Deputati.

In particolare, la Federazione nazionale delle professioni sanitarie esprime riserve sulle norme che attribuiscono esclusivamente ai Consigli direttivi il potere di approvare i bilanci preventivi, i conti consuntivi e la tassa annuale, sottraendo tali provvedimenti al voto diretto degli iscritti.

«Crediamo che modernizzare il sistema degli Ordini implichi il rafforzamento, e non la riduzione della partecipazione democratica e/o della verifica – afferma Diego CataniaPresidente della FNO TSRM e PSTRP –. L’approvazione dei bilanci non è un atto meramente tecnico ma un momento di alta responsabilità politica, di trasparenza istituzionale e di partecipazione attiva alla vita ordinistica».

La previsione di un “ricorso” assembleare successivo, ancora non ben definito nei tempi e nelle modalità, indebolisce il ruolo degli iscritti, alterando l’attuale equilibrio tra Consigli direttivi e Assemblee.

«Riconosciamo il valore del principio di buon andamento che ispira la riforma – prosegue Catania – ma riteniamo sia necessario trovare un giusto bilanciamento tra i principi partecipativi e quelli di responsabilità politica, alla base del corretto funzionamento degli enti pubblici non economici».

La FNO TSRM e PSTRP conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per individuare alternative rispetto all’attuale art. 20 del DDL che migliorino l’efficienza operativa degli Ordini, senza, tuttavia, snaturarne la funzione di rappresentanza e di presidio della trasparenza, a tutela sia dei professionisti che della collettività. «Auspichiamo che il percorso parlamentare– conclude Catania – consenta di perfezionare il testo, così da coniugare le esigenze di efficacia con la necessità imprescindibile di mantenere gli iscritti protagonisti delle scelte strategiche degli Ordini».

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