Obesità infantile: l’importanza di una corretta alimentazione
Dott.ssa Simona Manta ~ Biologa Nutrizionista
Pubblicazione – ANNO 3 N.10 OTTOBRE 2020 – ISSN: 2612/4947
Siamo sicuri che un bambino “paffutello” sia l’immagine di un bambino “sano”? L’elevata prevalenza di sovrappeso e obesità infantile costituisce un problema di salute pubblica poiché, un bambino obeso, sarà con molte probabilità un adulto obeso.
Dai dati del sistema di sorveglianza “Okkio alla Salute” emerge che il 21,3% dei bambini sono in sovrappeso e il 9,3% sono obesi, compresi i bambini gravemente obesi che da soli sono il 2,1%. Contrariamente alla credenza popolare, secondo la quale i bambini “paffutelli” smaltiscono il loro grasso corporeo nel corso della crescita, la ricerca ha evidenziato che un eccesso ponderale nei primi anni di vita rappresenta un elevato fattore di rischio non solo per le patologie cronico- degenerative in età adulta.
Infatti, accade spesso che il bambino sperimenti già precocemente varie ripercussioni sulla salute (ipertensione, problemi respiratori, steatosi epatica, insulino resistenza e problemi osteo-articolari), come pure manifesti numerose carenze nutrizionali (ferro, vitamina D,..) che uno stato di sovrappeso/obesità può mascherare.Spesso, l’obesità è il frutto di scelte sbagliate legate ad uno scorretto rapporto con il cibo, con il proprio corpo e l’attività fisica.
Il contesto in cui viviamo è definito spesso “obesogeno”, le scelte alimentari sono sempre più condizionate da alimenti industrializzati, ricchi di grassi saturi e zuccheri semplici che alterano il gusto, con il risultato che i bambini si rifiutano di mangiare alimenti dal sapore meno forte come legumi, verdura, frutta, pesce, riconosciuti come alimenti altamente protettivi.
L’aumento dell’introito calorico, la mancanza o quasi di attività fisica, le tante ore trascorse davanti allo schermo di un computer, smartphone e tv contribuiscono al problema del sovrappeso e…CONTINUA A LEGGERE
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