Endometriosi extrapelvica: la migrazione sistemica delle cellule endometriali
Autore: Sperandeo Federica
Pubblicazione – ANNO 3 N.28 OTTOBRE 2020 – ISSN: 2612/4947
L’endometriosi è una patologia infiammatoria cronica delle donne in età riproduttiva che consiste nella migrazione di cellule di endometrio (mucosa della cavità uterina interna direttamente addossata al miometrio e costituita da epitelio ghiandolare) al di fuori di suddetto distretto. La lesione patologica tipica è il cosiddetto ‘’endometrioma’’ ovarico ovvero una cisti di circa 2-5 cm di diametro costituita da tessuto endometriale ed a contenuto sieroematico. Suddetto reperto è in genere sito sulla superficie dell’ovaio, e poiché è rispondente alle fluttuazioni ormonali dettati dall’asse ipotalamo-ipofisario, si correla ad una sintomatologia che si contretizza prevalentemente nelle alterazioni qualitative e quantitative del ciclo mestruale quali la dismenorrea, l’ipermenorrea, l’anemia da carenza di ferro (correlata alle notevoli perdite ematiche), il dolore pelvico e la dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali). Altri potenziali siti di impianto delle cellule endometriali sono le tube di Falloppio, i legamenti uterosacrali ed il cavo del Douglas, con la possibilità di formazione di aderenze e conseguenziale infertilità.
Non sono rare le localizzazioni extra pelviche che si traducono in un corteo di sintomi più aspecifici come le alterazioni dell’alvo a carattere prevalentemente stitico simulanti una patologia pseudo-ostruttiva, i dolori crampiformi addominali che mimano la sindrome del colon irritabile, i sanguinamenti rettali, il tenesmo, la dischezia e la sensazione di massa addominale. Oltre alle comuni localizzazioni pelviche superficiali e profonde, la letteratura annovera casi particolari ove le cellule endometriosiche sono arrivate ad impiantarsi a livello toracico, preferenzialmente sul diaframma, sulle pleure e sui polmoni. Tale fenomeno è responsabile di uno pneumotorace spontaneo che si manifesta entro 72 ore prima o dopo l’inizio delle mestruazioni noto con la denominazione di Pneumotorace Catameniale. In uno studio svolto da Yoshinobu Ichiki et al. [1] si è osservato il decorso clinico di tre donne (di età di 40, 28 e 34 anni) con pneumotorace spontaneo ricorrente del lato destro che si manifestava con emottisi coincidente con il periodo mestruale. Sottoposte a chirurgia toracoscopica video-assistita (VATS) erano state osservate “macchie di mirtillo’’ nel diaframma destro. Da ciò si evince che lo Pneumotorace Catameniale dovrebbe essere sospettato nelle donne in ovulazione con pneumotorace spontaneo, non altrimenti spiegato, anche in assenza di sintomi associati all’endometriosi pelvica [2].
Le lesioni endometriosiche nel sistema nervoso centrale sono rare. George A. Vilos et al.[3] hanno descritto il caso di una donna con sanguinamento uterino anomalo che ha sviluppato segni e sintomi neurologici catameniali. Le scansioni di tomografia computerizzata e le immagini di risonanza magnetica avevano dimostrato una lesione circoscritta nel semiovale centrale sinistro del cervello.
Si sospettò che la paziente avesse un’endometriosi cerebrale, un fenomeno raro, sebbene in letteratura siano stati riportati diversi casi. La diagnosi di endometriosi pelvica ed extrapelvica si avvale delle varie tecniche di imaging compresa l’ecografia, la Tomografia Computerizzata, la Risonanza Magnetica, la colonscopia standard e virtuale.
Tuttavia, a causa della complessità e aspecificità dei sintomi, accumunabili ad alte patologie maggiormente incidenti sulla popolazione, l’endometriosi extrapelvica resta di difficile inquadramento diagnostico e terapeutico e richiede una spiccata intuitività diagnostica da parte dell’operatore.
Concludendo, al cospetto di una giovane paziente in età compresa tra i 16 e i 45 anni e con sintomi genitali ed extragenitali, è necessario che venga sempre presa in considerazione l’ipotesi di una diagnosi di endometriosi intestinale e, a tal proposito, è fondamentale che venga svolta una congrua diagnosi differenziale in ambito gastrointestinale, toracico e cerebrale, ovvero a livello dei distretti maggiormente colpiti dall’endometriosi extrapelvica.
[1]Y. Ichiki, A. Nagashima, M. Yasuda, M. Takenoyama, and S. Toyoshima, “Surgical treatment of catamenial pneumothorax: Report of three cases,” Asian J. Surg., 2015, doi: 10.1016/j.asjsur.2013.09.014
[2]J. Hamacher, D. Bruggisser, and C. Mordasini, “Menstruation-associated (catamenial) pneumothorax and catamenial hemoptysis,” Schweiz. Med. Wochenschr., 1996.
[3] G. A. Vilos, J. Hollett-Caines, B. Abu-Rafea, R. Ahmad, and M. F. Mazurek, “Resolution of Catamenial Epilepsy after Goserelin Therapy and Oophorectomy: Case Report of Presumed Cerebral Endometriosis,” J. Minim. Invasive Gynecol., 2011, doi: 10.1016/j.jmig.2010.09.002.
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