Plauso di Spif Ar per l’approvazione dell’emendamento che prevede l’accreditamento per gli enti che erogano le cure domiciliari
L’Organizzazione Sindacale di categoria Spif Ar plaude all’approvazione dell’emendamento 70.044 , a firma dell’On. Trizzino ed altri, alla Legge di Bilancio 2021 attraverso l’art. 72-bis “ Disposizioni di autorizzazione e accreditamento delle attività di erogazione di cure domiciliari”, prevedendo modifiche del Dlgs. 502/92 agli art. 8-ter, 8-quater e 8-quinquies e assimilando , in tal modo, detti Enti al pari degli altri Enti del privato convenzionato, riconducibili agli art. 25 e 26 della L. 833/78. Un passo essenziale, e quanto meno dovuto, superando in tal modo la previsione della sola gara di appalto, prevista per aggiudicarsi la prerogativa per l’erogazione del servizio. Infatti viene imposto a tutti i soggetti che intendono erogare Cure Domiciliari, tra cui l’ADI ( Assistenza Domiciliare Integrata) , l’obbligo dell’Autorizzazione e del conseguente Accreditamento Istituzionale presso il SSR. Un primo e grande traguardo raggiunto al contrasto delle c.d. false P.IVA, delle quali Spif Ar si è fatta carico nella propria Mission sindacale. Sarà molto più difficile per tutti gli Enti, possibili erogatori ( vedasi Coop. Ecc.), che avanzeranno, o che hanno già in atto appalti , poter continuare ad agire , in violazione di norma , utilizzando i professionisti in regime libero professionale ( false P.IVA) , privandoli del legittimo e dovuto contratto in regime di subordinazione, con tutte le conseguenti tutele della dipendenza.
Per la nostra O.S. è un grande risultato, avendoci lavorato dietro le quinte, rimanendo sempre in campo il contrasto e la lotta alle false P.IVA presso tutti gli Enti che violano le norme vigenti, favorite anche, dai mancati controlli degli Organi preposti, ASL, ASP ecc.
Rimane comunque necessaria anche l’azione diretta di tutti quei professionisti che sono coinvolti , iniziando a “ reclamare un diritto costituzionalmente garantito”, con l’assunzione della giusta consapevolezza del proprio status di professionista iscritto al proprio Ordine e non soccombente a qualsiasi interesse di sorta.
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