Slitta il Concorso per la Medicina Generale
Ora è ufficiale: il Ministero della Salute, con una nota, ha comunicato oggi che, sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio, è stato pubblicato l’avviso di annullamento della data del Concorso per l’ammissione ai corsi di formazione specifica in Medicina Generale per il triennio 2020-2023, già fissata per il 28 gennaio. Il provvedimento si è reso necessario, vista l’evoluzione del quadro epidemiologico da Covid-19. La nuova data, non appena comunicata dalle Regioni, sarà resa nota dal Ministero.
“Preoccupazione” viene espressa dalla FNOMCeO, la Federazione degli Ordini dei Medici, che teme un bis della vicenda che ha tenuto per mesi “fermi in panchina” i medici che aspiravano a specializzarsi.
“Ora che la ‘telenovela’ delle Scuole di Specializzazione sembra essersi conclusa, con l’inizio dei corsi previsto per il 26 gennaio, non vorremmo che si aprisse uno ‘spin-off’ sul Corso per la Medicina Generale – spiega Anelli -. La formazione specifica in Medicina Generale è tanto importante quanto le specializzazioni, costituendo, l’una rispetto all’altra, le due facce della stessa medaglia: laddove lo specialista studia un organo in tutti i suoi dettagli e le sue funzioni, la medicina generale vede e cura la persona nella sua interezza”.
“Purtroppo, abbiamo, in Italia, carenza di entrambe le figure, mentre abbondano i medici laureati e abilitati che non riescono a portare a termine il loro percorso, e restano bloccati nel cosiddetto imbuto formativo – specifica Anelli -. Quest’anno, grazie all’impegno del Ministro della Salute Roberto Speranza, che ha sensibilizzato, sul tema, l’intero Governo, e del Ministro dell’Università Gaetano Manfredi, abbiamo aumentato di oltre 5.000 i posti nelle Scuole di specializzazione. Il relativo Concorso è rimasto però bloccato per mesi, per il vasto contenzioso cui ha dato origine il bando del Mur. Mentre, sempre grazie al Ministro Speranza, sono ora 1.272 le borse a disposizione per la Medicina Generale, cui si aggiungono i 712 posti senza borsa messi al bando, con graduatoria separata dalle Regioni”.
“Ora non vorremmo che lo slittamento delle prove portasse a vanificare l’impegno del Governo, facendo perdere le borse già stanziate – conclude il Presidente FNOMCeO -. Chiediamo quindi che le borse siano mantenute, e si sommino a quelle che saranno previste per il 2021. Invitiamo inoltre il Ministero a vigilare affinché le prove siano svolte quanto prima, in modo da poter recuperare tutti i medici già laureati senza sottoporli a inutili attese”.
Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
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