Caffè e benessere: anche in vacanza, il caffè amico dell’umore
L’estate degli italiani è sempre più colorata di “bianco”. Con bar e ristoranti nuovamente aperti al pubblico, cresce il desiderio di recuperare i riti personali, la convivialità e le care, vecchie abitudini. Come, per esempio, la pausa caffè, un rito quotidiano amato da milioni di italiani che proprio in queste settimane torna a scandire le loro giornate. Dopo mesi in cui l’asporto era l’unica modalità consentita, è finalmente possibile tornare a degustare un buon espresso, da soli o in compagnia, anche al bancone, serviti dal proprio barista di fiducia, e riappropriarsi di consuetudini a lungo attese.
Anche in questa fase di ripartenza, è importante non sottovalutare la necessità di coltivare il nostro benessere personale. Una recente indagine paneuropea1 promossa da ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee) e condotta su circa 5.200 consumatori, ha sottolineato il ruolo che i piaceri di ogni giorno, come il caffè, possono avere sull’umore. Nei mesi di restrizioni, anche lontano dai bar, gli italiani non hanno dimenticato il senso di benessere che questa bevanda può regalare: per quasi un italiano su tre (28%), bere qualche tazza di caffè ha aiutato a migliorare l’umore, in particolare ad allontanare la tristezza (37%), ad aumentare la concentrazione (55%) e la prontezza in caso di disturbi del sonno (45%). Questi risultati confermano una ricerca precedente secondo cui il caffè aiuta a migliorare l’umore quando consumato durante il giorno2, oltre ad aumentare la prontezza e la concentrazione3.
Il Professor Giuseppe Grosso, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche della Scuola di Medicina dell’Università di Catania, commenta a questo proposito: “Stabilire una routine piacevole e regalarsi delle pause aiuta a mantenere la cura di sé. Anche durante i periodi di restrizione, molti connazionali hanno trovato dei modi per rompere la monotonia e migliorare l’umore svolgendo piccole azioni come fare attività fisica o prendere un caffè. La pausa caffè, in particolare, ha un effetto benefico doppio. In primis, il beneficio olistico di prendersi del tempo per rilassarsi, apprezzando il sapore e l’aroma del caffè. Inoltre, è stato dimostrato che il consumo di questa bevanda migliora l’umore, la prontezza e riduce la sensazione di stanchezza grazie all’effetto della caffeina e al ruolo potenziale dei polifenoli del caffè, che contribuiscono a mantenere un cervello in salute e a ridurre alcuni disturbi di carattere neurodegenerativo.”
Consumando circa tre tazze al giorno (30%), gli italiani hanno apprezzato il caffè soprattutto a intervalli regolari per spezzare la routine (35%) e nei momenti di relax (33%). Per quasi un italiano su due (44%), infine, il caffè ha rappresentato un rito quotidiano irrinunciabile e il miglior modo per dare inizio alla giornata, mentre il 52% ha dichiarato di aver addirittura aumentato il consumo giornaliero.
L’indagine di ISIC inoltre conferma il connubio caffè-sport. Per il 30% dei partecipanti, infatti, bere qualche tazza di caffè durante la giornata ha aiutato a trovare la giusta motivazione per fare esercizio fisico, mentre per il 27% ha migliorato la performance sportiva. Questi risultati sono supportati da due ricerche precedenti che dimostrano che la caffeina, presente nel caffè, aiuta a migliorare le prestazioni durante l’attività fisica4, 5.
Estate 2021, 8 consigli del prof. Giuseppe Grosso per un benessere a 360 gradi
1. Avere una routine: mantenere un ritmo regolare sonno/veglia, passeggiare o fare una pausa caffè può aiutare a mantenere ottimale l’equilibrio di corpo e mente.
2. Bere e mangiare sano: quasi un terzo degli intervistati1 nella ricerca ISIC ha evidenziato che mangiare e bere in maniera sana, inserendo più frutta e verdura, e a orari regolari, ha aiutato a migliorare l’umore.
3. Restare in contatto con amici e parenti: dedicare dei momenti nella giornata alle telefonate o incontrarsi per una passeggiata, nel rispetto delle misure di sicurezza, può aiutare a ritrovare il buon umore.
4. Mantenersi attivi: oltre un quarto dei partecipanti alla ricerca ha trovato benefico per l’umore praticare regolarmente attività fisica, come passeggiare, correre o fare esercizi seguendo un video.
5. Trascorrere del tempo nella natura: la ricerca ha dimostrato che coloro che trascorrono almeno 120 minuti a settimana nella natura dichiarano di stare meglio e di sentirsi più in forma rispetto a chi non lo fa6. Fare sport all’aria aperta consente di massimizzare gli effetti benefici della natura.
6. Rallentare ed essere consapevoli: ricordarsi di fare delle pause può essere particolarmente utile nelle giornate piene per evitare di sentirsi stressati. Fare una pausa caffè, soffermandosi ad assaporarne l’aroma e il gusto, può essere un buon modo di praticare la “mindfulness”.
7. Riconoscere cosa può essere tenuto sotto controllo e cosa no: focalizzarsi solo sugli elementi che è possibile controllare può aiutare ad aumentare il proprio benessere mentale.
8. Mantenere un rapporto sano con i social: ridurre il tempo trascorso sui social network e “silenziare” le notifiche può aiutare a ridurre l’esposizione a contenuti poco positivi e a mantenere alto l’umore.
Stile di vita equilibrato e sano anche in vacanza, in compagnia di amici e familiari, finalmente con la amata tazzina e godendo della ritrovata libertà: ingredienti per vivere in benessere e ripartire con energia.
Note ai redattori
- Per consumo moderato di caffè si intendono 3-5 tazze al giorno, sulla base dell’opinione scientifica della European Food Safety Authority (Autorità Europea per la sicurezza alimentare) sulla sicurezza della caffeina7.
Dettagli dello studio
· Secondo la ricerca, condotta su oltre 5 mila partecipanti dai 18 anni in su in Regno Unito, Finlandia, Italia, Polonia e Germania, lockdown e restrizioni hanno avuto un impatto negativo sull’umore, aumentando il senso di depressione8 e ansia9. Quasi due terzi dei partecipanti (61%) si sono dichiarati preoccupati per il peggioramento dell’umore durante il lockdown e le relative restrizioni. Il 34% ha ammesso di sentirsi più nervoso, mentre il 28% ha detto di sentirsi più depresso.
· Queste inquietudini hanno colpito più le donne (66%) che gli uomini (57%). I timori maggiori erano legati al non poter più fare quello che piaceva prima (40%), alla salute dei familiari (39%) e degli amici (24%), all’incertezza per il futuro (39%) e alla preoccupazione per il lavoro e la situazione finanziaria (23%).
Il 43% degli intervistati ha dichiarato di iniziare la giornata col caffè, mentre il 35% ha apprezzato di più le pause caffè durante il periodo di restrizioni. Bere un caffè era per il 32% una pausa regolare per spezzare la giornata, per il 30% un momento di relax.
Referenze bibliografiche
1. Censuswide pan European adults survey (March, 2021)
2. Haskell-Ramsey, C.F. et al. (2018), The Acute Effects of Caffeinated Black Coffee on Cognition and Mood in Healthy Young and Older Adults. Nutrients, 10(10):1386.
3. EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) (2011) Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to caffeine and increased fat oxidation leading to a reduction in body fat mass (ID 735, 1484), increased energy expenditure leading to a reduction in body weight (ID 1487), increased alertness (ID 736, 1101, 1187, 1485, 1491, 2063, 2103) and increased attention (ID 736, 1485, 1491, 2375) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/20061.EFSA Journal, 9(4):2054.
4. N Clarke et al. (2020). Habitual Caffeine Consumption Does Not Affect the Ergogenicity of Coffee Ingestion During a 5 km Cycling Time Trial. International Journal of Sport Nutrition and Exercise Metabolism. Published online.
5. N Clarke et al. (2019). Coffee ingestion improves 5 km cycling performance in men and women by a similar magnitude. Nutrients. Published online.
6. White, M.P., Alcock, I., Grellier, J. et al. (2019), Spending at least 120 minutes a week in nature is associated with good health and wellbeing. Sci Rep, 9, 7730. Published online.
7. EFSA (2015) Scientific Opinion on the Safety of Caffeine, EFSA Journal, 13(5):4102.
8. Santabárbara, J. at al. (2021) Prevalence of anxiety in the COVID-19 pandemic: An updated meta-analysis of community-based studies. Progress in Neuro-Psychopharmacology and Biological Psychiatry, 109.
9. Bueno-Notivol, J. et al. (2021), Prevalence of depression during the COVID-19 outbreak: A meta-analysis of community-based studies. International Journal of Clinical and Health Psychology, 21(1).
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