Il concetto di libertà oggi

A cura di Massimo Palermo direttore di salute33

La libertà è la facoltà dell’uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte, in certi casi grazie ad un potere specifico riconosciutogli dalla legge.

Si può dire che chi compie un’azione è libero, quando ha la possibilità di scelta, e l’azione stessa è: intelligente, spontanea, contingente e non lesiva degli altri. Intelligente, in quanto l’azione libera comporta la conoscenza dell’oggetto. Spontanea, in quanto se così non fosse, l’azione non sarebbe libera ma necessitata da cause esterne. Contingente, in quanto l’azione non deve essere conseguenza di una necessità assoluta.

Una libertà è anche un diritto per una persona quando tale persona può pretendere dalla collettività che siano garantite le condizioni per l’attuazione di tale comportamento. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR), adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a Parigi nel 1948, afferma che “ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.” (articolo 19).

La libertà di espressione, quindi, si riferisce alla capacità di un individuo o di un gruppo di esprimere le proprie credenze, pensieri, idee ed emozioni su diverse questioni senza censura. Ma è un diritto assoluto? Chiaramente no. La libertà assoluta non esiste perché correlata da regole che difendono il diritto di ogni persona in quanto tale di essere libera nella sua diversità ma nel rispetto dell’altro. “La mia liberta finisce quando inizia quella degli altri.” (Immanuel Kant)

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