Il mutismo selettivo: ricerca e definizione
Il mutismo selettivo è un disturbo in cui un individuo non riesce a parlare in determinate situazioni sociali sebbene parli normalmente in altri contesti. Più comunemente, questo disturbo si manifesta inizialmente quando i bambini non parlano a scuola. Il mutismo selettivo si traduce in una significativa compromissione sociale e accademica in coloro che ne sono colpiti.
Dott.ssa Michela Mignano ~ Pedagogista Clinico – Psicomotricista Funzionale
Pubblicazione – ANNO 5 N.45 APRILE 2022 – ISSN: 2612/4947
Recenti scoperte: Gli studi degli ultimi 20 anni hanno costantemente dimostrato una forte relazione tra mutismo selettivo e ansia, in particolare la fobia sociale. Questi risultati hanno portato alla recente riclassificazione del mutismo selettivo come disturbo d’ansia nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, 5a edizione. Oltre all’ansia, molti altri fattori sono stati implicati nello sviluppo del mutismo selettivo, inclusi ritardi nella comunicazione e immigrazione/bilinguismo, aumentando la complessità del disturbo. Negli ultimi anni, numerosi studi randomizzati hanno supportato l’efficacia degli interventi psicosociali basati su un’esposizione graduale a situazioni che richiedono una comunicazione verbale. Sono disponibili meno dati sull’uso del trattamento farmacologico.
Il mutismo selettivo è un disturbo che emerge tipicamente nella prima infanzia ed è attualmente concettualizzato come un disturbo d’ansia. Lo sviluppo del mutismo selettivo sembra derivare dall’interazione di una varietà di fattori genetici, caratteriali, ambientali e di sviluppo.
Uno studio recente nei suoi risultati preliminari suggerisce l’effetto positivo del trattamento psicomotorio in programma riabilitativo per bambini affetti da mutismo selettivo, anche se sono necessari ulteriori studi.
Impatto sulla riabilitazione clinica: il presente studio identifica nella psicomotricità una terapia sicura ed efficace per il mutismo selettivo pediatrico.
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